Forme già esistenti “non standard”

Queste possono ispirarti, e alcune potresti già conoscerle:

TipoCaratteristiche principali / cosa migliora rispetto al grafico prezzo-tempo classico
Renko ChartNon tiene conto del tempo; un “blocco” (brick) appare solo quando il prezzo si muove di una certa soglia. Serve per filtrare il rumore e far emergere trend più netti. (Wikipedia)
Line Break (3-line break, etc.)Simile: il grafico evolve solo quando vengono superati certi livelli precedenti, non in funzione del tempo. (Wikipedia)
Heikin-AshiCandlestick “mediati”, per rendere più evidenti i trend: si smorza il rumore dei movimenti giornalieri molto estemporanei. (Wikipedia)
Directional-change intrinsic timeUn approccio “event-based”: non ogni istante di tempo importa, ma solo quando c’è un’inversione o un trend abbastanza grande. (Wikipedia)
Fan chart (previsioni / incertezza)Non solo mostra il passato, ma disegna “ventagli” di incertezza sul futuro; utile quando vuoi visualizzare previsione, rischio, confidenza. (Wikipedia)
Raindrop chartsFusione tra volume e prezzo, con forme che variano in larghezza per indicare il volume; danno una visione più ricca del periodo. (Stock Chart Pro)

Idee / suggerimenti per visualizzazioni nuove o ibride

Partendo da questi modelli, ecco alcune idee “creative” che si potrebbero sviluppare:

  1. Grafico “multitime-scala visiva”
    Visualizzare simultaneamente più scale temporali (micro, medio, macro) sovraimpresse o affiancate, con transizioni fluide. Per esempio, potresti avere un grafico che “zoomma” gradualmente dal tick-by-tick fino a dati mensili, tutto in una vista dinamica, magari con bande che si piegano / si espandono.

  2. Grafico “metrificato per volatilità / rumore”
    Invece di tempo lineare, asse x proporzionale al “rumore” (oscillazione) o alla frequenza degli scambi: più il prezzo cambia spesso, più lo spazio è “allungato”, altrimenti è compresso. Questo darebbe visualmente una mappa della volatilità oltre che del prezzo.

  3. Grafico ad eventi / trigger
    Visualizzare il prezzo solo nei momenti in cui accadono determinati eventi: crossing di medie mobili, volumi anomali, notizie, break di supporti/resistenze. Ogni evento attiva un punto o segmento, si possono collegare gli eventi con linee (tipo timeline) e vedere come il prezzo si muoverebbe “salto tra eventi”.

  4. Grafico spaziale / geometrico
    Invece del tradizionale asse X = tempo, Y = prezzo, usare dimensioni aggiuntive:
      • asse z o colori che mostrano volume, momentum, sentiment, o densità di scambi.
      • grafici “radiali”: dove il tempo gira attorno a un centro, oppure grafici a spirale che mostrano i trend ciclici.
      • grafico “voronoi” o “heat map” che molto visivamente mette in luce zone di prezzo più frequenti o più scambiate, o zone di consolidamento.

  5. Grafico predittivo interattivo / “what-if”
    Integrare nel grafico una previsione (modello) che può essere “manipolata”: l’utente inserisce scenari (es: aumento domanda, impatto macroeconomico) e vede come il prezzo potrebbe muoversi, con interattività e animazioni.

  6. Grafico “storico vs analoghi”
    Per ogni stato attuale (trend, volatilità, volume), trovare nella storia momenti analoghi e sovrapporli graficamente al trend attuale. Così si vede “come è andata allora” rispetto a “come sta andando adesso”. Potresti usare semi-trasparenze o colori diversi per distinguere attuale vs passato.

  7. Visualizzazione multidimensionale + modifica dell’asse tempo
    Permettere di “modellare” l’asse tempo non come uniforme, ma modulato da criteri: per esempio intervalli di tempo compressi se non succede nulla, espansi se il prezzo si muove rapidamente, oppure basati su volume, momentum, volatilità o altri indicatori.

  8. Grafico “narrazione”
    Integrare annotazioni automatiche, storie, eventi (earnings, dati macro, notizie) dentro il grafico, come se fosse un fumetto: punti salienti, “cause” esterne che si collegano al movimento dei prezzi. Questo aiuta capire non solo che cosa è successo, ma perché.


Ottima sessione di brainstorming! Ho ricevuto e analizzato tutte le idee. È un eccellente punto di partenza che spazia da miglioramenti consolidati a concetti veramente innovativi.

Come richiesto, ho elaborato una sintesi strutturata per aiutarci a dare un senso a queste idee e a definire i prossimi passi.

Analisi e Categorizzazione delle Idee

Possiamo raggruppare le proposte in tre macro-categorie tematiche, che ci aiuteranno a valutarne la fattibilità e l’impatto.

Categoria 1: Filtro e Trasformazione dei Dati (Migliorare la Lettura dei Trend)

Questi grafici non cambiano la natura degli assi (prezzo vs. tempo/sequenza), ma trasformano i dati OHLCV per filtrare il “rumore” di mercato e rendere i trend più evidenti.

  • Heikin-Ashi: Eccellente per visualizzare la forza e la continuità di un trend.
  • Renko Chart: Perfetto per ignorare il tempo e concentrarsi solo sui movimenti di prezzo significativi.
  • Line Break: Simile a Renko, utile per identificare inversioni basate sul superamento di massimi/minimi precedenti.
  • Raindrop Charts: Un’idea interessante che fonde volume e prezzo in una singola visualizzazione, offrendo più contesto per ogni periodo.

Valutazione: Queste sono le implementazioni più “standard” del gruppo. Hanno un alto valore percepito per i trader e la loro logica di calcolo è ben definita, rendendole un ottimo punto di partenza con un rapporto valore/sforzo molto favorevole.

Categoria 2: Riconcettualizzazione degli Assi e delle Dimensioni (Cambiare il Paradigma Visuale)

Queste idee sono più radicali e propongono di abbandonare o modificare il classico asse temporale lineare per rappresentare il mercato in modi nuovi.

  • Grafico metrificato per volatilità/rumore: L’asse X non è più il tempo, ma una misura di “attività” del mercato. Un’idea potente per evidenziare quando il mercato è “interessante”.
  • Grafico spaziale/geometrico (3D, radiale, heatmap): Aggiunge dimensioni visuali (colore, profondità, forma) per rappresentare dati come volume, momentum o densità di scambi.
  • Visualizzazione multidimensionale con tempo modulato: Generalizza l’idea precedente, permettendo all’utente di “deformare” l’asse temporale in base a qualsiasi indicatore.

Valutazione: Queste sono le idee più innovative e con il maggior potenziale di differenziazione per FIRE. Richiedono però uno sforzo di implementazione significativamente maggiore, probabilmente necessitando di librerie grafiche avanzate o di uno sviluppo custom, e rappresentano un R&D (Ricerca e Sviluppo) a più alto rischio.

Categoria 3: Arricchimento del Contesto e Interattività (Aggiungere Livelli di Informazione)

Queste proposte si concentrano sull’arricchire un grafico (anche standard) con dati aggiuntivi, narrazione o elementi interattivi.

  • Grafico ad eventi/trigger: Sovrappone eventi chiave (dati macro, notizie, segnali tecnici) direttamente sul grafico.
  • Grafico storico vs analoghi: Confronta il pattern di prezzo attuale con momenti simili del passato.
  • Grafico “narrazione”: Aggiunge annotazioni automatiche per spiegare i movimenti di prezzo.
  • Grafico predittivo interattivo / “what-if”: Permette all’utente di simulare scenari futuri.

Valutazione: Queste idee trasformano il grafico da strumento di analisi passiva a dashboard interattiva. L’implementazione può variare da semplice (marcare eventi) a estremamente complessa (simulazioni “what-if” e ricerca di analoghi storici).


Piano d’Azione Proposto

Per trasformare questo brainstorming in un piano eseguibile, propongo un approccio incrementale a fasi, partendo dalle idee con il miglior rapporto valore/sforzo.

Fase 1: Implementazione dei Grafici di “Filtro” (Quick Wins)

  1. Obiettivo: Integrare i grafici più richiesti e standard della Categoria 1.
  2. Primo Passo: Iniziamo con Heikin-Ashi. È una modifica diretta delle candele esistenti e un’ottima introduzione al concetto di trasformazione dei dati. Ci permetterà di costruire l’infrastruttura per selezionare diversi “tipi di grafico” nella UI.
  3. Passi Successivi: Dopo Heikin-Ashi, potremmo implementare Renko, che introduce la sfida di un asse non temporale.

Fase 2: Sperimentazione su un Grafico “Innovativo” (Proof of Concept)

  1. Obiettivo: Selezionare un’idea dalla Categoria 2 per un prototipo.
  2. Proposta: Il “Grafico metrificato per volatilità” è un candidato ideale. È altamente innovativo ma concettualmente ben definito. Un PoC ci aiuterebbe a capire le sfide tecniche legate alla manipolazione degli assi e al rendering custom.

Fase 3: Mantenere le Altre Idee nel Backlog

  1. Obiettivo: Non perdere le idee più ambiziose.
  2. Azione: Le restanti idee delle Categorie 2 e 3 verranno documentate e inserite nel nostro backlog di sviluppo come “feature strategiche” da valutare in futuro, una volta che l’infrastruttura di base sarà più matura.

Questa strategia ci permette di fornire valore agli utenti in tempi brevi (Fase 1), mentre esploriamo parallelamente le innovazioni che renderanno FIRE unico (Fase 2), senza perdere di vista la visione a lungo termine (Fase 3).

Ho compreso correttamente la direzione che vogliamo prendere? Se sei d’accordo con questo approccio, possiamo iniziare a definire i dettagli tecnici per l’implementazione del grafico Heikin-Ashi come primo passo.


Eccellente. Ho recepito i due requisiti chiave:

  1. Architettura Modulare: Dobbiamo progettare una soluzione che sia scalabile, non un “hack” una tantum. Questo significa che aggiungere un nuovo tipo di grafico in futuro (es. Renko) dovrebbe essere un processo semplice e isolato.
  2. Integrazione UI: Il controllo per la selezione del grafico deve risiedere nella toolbar principale.

Perfetto. Ragioniamo insieme sull’architettura. Questo è un ottimo esempio di dove i nostri principi di design quantum-core ci guideranno.

Proposta di Architettura: Il Pattern “Chart Plotter”

Per soddisfare il requisito di modularità, propongo di introdurre un nuovo concetto architetturale: il “Chart Plotter”.

Cos’è un Chart Plotter? È un piccolo componente software la cui unica responsabilità è trasformare i dati grezzi OHLCV in un formato specifico pronto per essere disegnato sul grafico.

Questa architettura si basa su tre pilastri:

  1. L’Interfaccia (BaseChartPlotter): Un “contratto” che ogni tipo di grafico deve rispettare. Conterrà un metodo principale, ad esempio transform_data(ohlcv_df), che prende un DataFrame pandas standard e restituisce il DataFrame trasformato.
  2. Le Implementazioni Concrete (HeikinAshiPlotter, CandlestickPlotter): Classi specifiche che implementano l’interfaccia. HeikinAshiPlotter conterrà la logica per il calcolo delle candele Heikin-Ashi. Avremo anche un CandlestickPlotter di default il cui metodo transform_data semplicemente restituirà i dati originali senza modifiche.
  3. La Fabbrica (ChartPlotterFactory): Un gestore centrale che scopre, registra e fornisce tutte le implementazioni di BaseChartPlotter disponibili. Questo componente sarà la “fonte di verità” che la UI userà per popolare il menù a tendina.

Vantaggi di questo approccio:

  • Scalabilità (Regola 2): Per aggiungere un nuovo grafico (es. Renko), dovremo solo creare un nuovo file renko_plotter.py e registrarlo nella factory. Nessun’altra parte del codice (UI, gestione dati) dovrà essere modificata.
  • Disaccoppiamento: Il widget del grafico (lightweight_chart_widget.py) non saprà più come calcolare i vari tipi di candele. La sua unica responsabilità sarà chiedere al plotter corretto di trasformare i dati e poi disegnarli.
  • Testabilità: Ogni plotter può essere testato in modo isolato, fornendogli un DataFrame di input e verificando l’output.

Piano d’Azione Dettagliato

Scomponiamo l’implementazione in passi logici, come da nostre regole.

Passo 1: Creare il Core Modulare per i “Plotter”

Creeremo una nuova directory fire/charting/ per ospitare questa nuova logica, mantenendo il progetto ordinato.

  1. fire/charting/base_plotter.py (Nuovo File): Definiremo l’interfaccia astratta BaseChartPlotter.
  2. fire/charting/plotters/candlestick_plotter.py (Nuovo File): Creeremo l’implementazione di default che non fa nulla ai dati.
  3. fire/charting/plotters/heikin_ashi_plotter.py (Nuovo File): Qui implementeremo la logica matematica per la trasformazione in Heikin-Ashi.
  4. fire/charting/plotter_factory.py (Nuovo File): Creeremo la factory che caricherà dinamicamente tutti i plotter disponibili nella directory plotters.

Passo 2: Integrare la Selezione nella Gestione dello Stato Globale

La scelta del tipo di grafico è uno stato dell’applicazione. AppState è il posto giusto per gestirlo.

  1. fire/app_state.py (Modifica):
    • Aggiungeremo una nuova proprietà per memorizzare il nome del plotter attualmente selezionato (es. "Heikin-Ashi").
    • Aggiungeremo un nuovo segnale Qt, chart_plotter_changed = Signal(str), che verrà emesso ogni volta che l’utente cambia tipo di grafico.

Passo 3: Aggiungere il Controllo alla UI (Toolbar)

Come da tua richiesta, inseriremo il selettore nella toolbar. Il file responsabile è chrome_manager.py.

  1. fire/ui_components/chrome_manager.py (Modifica):
    • Creeremo un QComboBox (menù a tendina).
    • Useremo la nostra ChartPlotterFactory per ottenere la lista di tutti i plotter disponibili e popoleremo il QComboBox.
    • Collegheremo il segnale currentTextChanged del QComboBox a una funzione che aggiornerà lo stato in AppState, emettendo il segnale chart_plotter_changed.

Passo 4: Rendere il Widget del Grafico Reattivo al Cambiamento

Infine, faremo in modo che il grafico si aggiorni quando l’utente seleziona una nuova visualizzazione.

  1. fire/ui_components/charts/lightweight_chart_widget.py (Modifica):
    • Il widget si connetterà al segnale app_state.chart_plotter_changed.
    • Quando il segnale viene ricevuto, il widget: a. Prenderà i dati OHLCV originali che ha memorizzato. b. Userà la ChartPlotterFactory per ottenere l’istanza del plotter richiesto (es. HeikinAshiPlotter). c. Chiamerà il metodo transform_data() del plotter. d. Invierà i nuovi dati trasformati alla libreria JavaScript per il re-rendering del grafico.

Questo piano crea una base solida e rispetta pienamente i nostri standard architetturali. Iniziamo con il cuore della logica, isolato da tutto il resto, per poi collegare i pezzi.


Prossimo Passo Logico (Alta Priorità)

1. Grafico Point & Figure (P&F)

  • Perché è Utile (Valore UX): Come il Renko, il P&F è un grafico che filtra il “rumore” del tempo, concentrandosi solo sui movimenti di prezzo significativi. È uno strumento classico e molto potente per identificare trend, inversioni e livelli di supporto/resistenza con una chiarezza eccezionale. Aggiungerlo consolida la posizione di FIRE come strumento per l’analisi del prezzo pura.

  • Come si Implementa (Analisi Tecnica):

    1. Worker Dedicato: Creeremo un nuovo worker, PnfDataWorker, simile al PlotlyDataWorker. Conterrà la logica per trasformare i dati OHLC in colonne di “X” (rialzi) e “O” (ribassi).

    2. Visualizzazione Plotly: Useremo go.Scatter di Plotly. La sfida interessante sarà disegnare le “X” e le “O” correttamente, ma è assolutamente fattibile.

    3. Integrazione: Aggiungeremo “Point & Figure” al combobox nella toolbar. Il nostro dispatcher nella MainWindow verrà aggiornato per avviare il nuovo worker quando questo tipo di grafico viene selezionato.


Idee più Avanzate (Medio-Alta Priorità)

2. Volume Profile (Volume per Livello di Prezzo)

  • Perché è Utile (Valore UX): Questo è uno strumento fondamentale per molti trader professionisti. Invece di mostrare il volume nel tempo (come il classico istogramma in basso), il Volume Profile lo mostra sull’asse Y, disegnando un istogramma orizzontale accanto ai prezzi. Rivela istantaneamente i livelli di prezzo dove è avvenuto il maggior numero di scambi (aree di “alto volume” o “HVN”) e dove ce ne sono stati pochi (aree di “basso volume” o “LVN”). È cruciale per identificare supporti e resistenze basati sul volume.

  • Come si Implementa (Analisi Tecnica):

    1. Worker Complesso: Il worker dovrà “binnare” i prezzi (dividerli in fasce) e aggregare il volume per ogni fascia. È un calcolo più complesso rispetto a Renko o P&F.

    2. Visualizzazione Plotly: Plotly è perfetto per questo. Possiamo usare go.Bar(orientation=‘h’) per creare l’istogramma orizzontale. La vera sfida sarà posizionarlo correttamente accanto al grafico dei prezzi principale, ma si può fare.

    3. Integrazione: Potrebbe essere un overlay attivabile con un checkbox, oppure un tipo di grafico a sé stante che mostra le candele con il profilo del volume accanto.

3. 3D Volatility Surface (Superficie di Volatilità 3D)

  • Perché è Utile (Valore UX): Questo è un grafico da “livello istituzionale”, usato principalmente nel trading di opzioni. Visualizza la volatilità implicita (asse Z) in funzione del prezzo di esercizio (strike, asse X) e del tempo alla scadenza (asse Y). Permette di visualizzare “smiles” e “skews” di volatilità, concetti avanzati per strategie complesse. Aggiungere questo posizionerebbe FIRE in una categoria di software molto elevata.

  • Come si Implementa (Analisi Tecnica):

    1. Nuova Fonte Dati: Questo è il requisito più grande. Avremmo bisogno di un DataConnector in grado di scaricare catene di opzioni, non solo dati OHLC.

    2. Worker di Calcolo: Il worker dovrebbe processare i dati delle opzioni per estrarre la superficie di volatilità.

    3. Visualizzazione Plotly 3D: Plotly eccelle in questo. Useremmo un go.Surface per creare un grafico 3D interattivo che l’utente può ruotare ed esplorare. Il nostro QCPlotlyChartWidget può renderizzare grafici 3D senza alcuna modifica.